"N e w R e l e a s e s" (Novità Audio/Video)
L e R e c e n s i o n i
L e R e c e n s i o n i
Registrazioni audio e video di recente pubblicazione recensite dal blog
A cura di Giorgio Ceccarelli Paxton
Dicembre 2012
XV
XV
PRAGA DIGITALS PRG/DSD 350 063
SCHUBERT
Ulteriore cd della Praga Digitals (http://www.pragadigitals.com/) etichetta che ormai chiaramente prevede una ristampa di tutte le esecuzioni Richteriane già presentate in passato da questa label. Ma non solo da questa etichetta. Notavo infatti anche in precedenti occasioni (Praga PRG/DSD 350056 dedicato a Rachmaninov) che alcune uscite non hanno niente a che fare con i vecchi Praga. Anche in questo cd (hybrid cioè che può essere suonato su un lettore cd tradizionale) vi è un brano assente dal vecchio catalogo della Praga, e precisamente la Sonata nr.13 D 664 molto probabilmente proveniente da un’esecuzione in studio del 1963 a Parigi. Il libretto, piuttosto preciso per quanto riguarda i cenni biografici sul pianista, tace inesplicabilmente sui dettagli esecutivi dei brani, non fornendo un solo elemento per decodificarne l’origine. Posso solo ipotizzare che gli altri brani schubertiani in esso contenuti e precisamente:
Sonata nr.21 D 960
Impromptu op.90 nr.4
provengano dall’esecuzione live di Praga 25.IX.1972 già usciti su Praga 254032 e sul set Praga CMX 356032.
PRAGA DIGITALS PRG/DSD 350 062
CHOPIN
Altro cd della Praga Digitals questa volta tutto dedicato a Chopin, con registrazioni già uscite per la stessa etichetta diverso tempo fa.
Nel seguente specchietto si trovano i brani (tutti provenienti da concerti praghesi con relative (e corrette) date di esecuzione nonchè riferimenti discografici delle precedenti uscite sulla medesima etichetta:
Tracks 1-7Etudes op.10 nr.4,10,11Etudes op.25 nr.5,8,11,12 15.VII.1988 Praga PR 254056/CMX 356026Tracks 8-11Ballate nr.1,2,3,4 21.II.1960 Praga PR 254060/CMX 356027Tracks 12-14Nocturne op.62 nr.2Nocturne op.72 nr.1Polonaise nr.7 op.61 24.IX.1972 Praga PR 254056/CMX 356026
I dati riferiti all’esecuzione riportati sul libretto sono deliranti e voglio sperare che la causa consista in una serie di refusi tipografici. Cito testualmente:
“RECORDED July 15-20, 1988 (1-7, 12-14)
October 18,1972 (8-10)
February 21, 1960 (8-11)
A parte le imprecisioni, vi sono ovviamente anche contraddizioni palesi. Peccato.
Per questi Praga, ancorchè SACD, riprendo un suggerimento di qualche tempo fa: se si è già in possesso di queste registrazioni sui vecchi cd Praga, è superfluo acquistare anche questi, in caso contrario sono incisioni imperdibili.URANIA WS 121.175
RICHTER IN AMERICA


Scusandomi per questa estrinsecazione del tutto soggettiva, andiamo a conoscere questo ulteriore prodotto della Urania collana WideScreen (??).
La track-list di questo doppio è visibile nello scansionamento dell’interno del libretto (?) - libretto miserrimo costituito solo dai due scansionamenti che presento – e passa sotto il titolo altisonante di “Richter in America”, il che è piuttosto riduttivo se si pensa alle decine di concerti che Richter fece negli USA sia in occasione di questa sua prima venuta (1960) sia nel corso degli anni seguenti. (non tantissimi viaggi, comunque, perché a Richter gli USA non piacevano).
Le Sonate beethoveniane nr.3, nr.9, nr.22 sono correttamente attribuite alla newyorchese Carnegie Hall per il concerto live del 19.X.1960. La qualità audio è insolitamente buona per gli standard di Urania, suono pieno, corposo, “vicino”: questo primo cd insomma è godibile, anche se (probabilmente) riprende parte del programma del Doremi 7864-9, un cofanetto di 6 cd uscito qualche anno fa che, questo sì, riprende la quasi totalità dei concerti dell’ottobre 1960, e che consiglio di cercare online o direttamente al sito della Doremi (http://www.doremi.com/).
I problemi di imprecisione arrivano con il secondo cd. Infatti la Sonata nr.23 op.57 “Appassionata” viene attribuita al 29 & 30 novembre 1960 (?). Se si tratta di un concerto live deve essere o 29 o 30, ma in ogni caso il problema è risolto perché Richter non eseguì affatto concerti in quelle due date (era comunque dalle parti di Chicago e non di New York). Tendo a credere – e non solo per la mancanza di applausi, ma soprattutto per il “sound” e gli aspetti esecutivi – che sia stata copiata dall’esecuzione in studio già uscita decine di volte su RCA. Effettivamente, riguardando meglio il “libretto”, non vi è scritto “live recording” come le precedenti, ma solo “recording” (perché non aggiungere uno “studio recording” ?).
E così si spiega anche la provenienza del Secondo concerto Brahmsiano con Leinsdorf, anch’esso proveniente da una registrazione in studio uscito per la RCA una cinquantina di volte.
Insomma un’operazione che, anche da punto di vista commerciale, è incomprensibile: buon prodotto il primo cd, completamente inutile il secondo. Tanto valeva far uscire un singolo.
ORFEO C 867 121 B
SCHUMANN
Molto opportuna questa riedizione del Concerto in la minore op.54 di Robert Schumann ripresa dal vivo a Salisburgo il 17 agosto 1972 con i Wiener Philarmoniker diretti dall’allora giovanissimo Riccardo Muti.
Opportuna perché da questa data avevamo finora solo un LP Rococo 2084, trasformato in cd (FS 96cd 01-2) ben diciassette anni fa inaugurando la benemerita collana De Agostini dedicata a registrazioni storiche del Festival di Salisburgo. Da allora non vi erano state riedizioni, la collana era terminata dopo 60 pubblicazioni (con altre tre incisioni richteriane), * e quindi questo concerto era praticamente fuori catalogo da moltissimi anni. La pubblicazione della De Agostini era impreziosita da una rivista con foto e notizie dell’evento. La Orfeo ** (una etichetta tedesca molto seria sia nella cura della qualità sonora, sia della veste tipografica, sia, finalmente, del libretto accompagnatorio) migliora ulteriormente quella edizione aggiungendovi dalla stessa data l’Ouverture della Semiramide di Rossini e, dal 27 luglio 1974, la Sinfonia Concertante per violino, viola e orchestra K 364 di Mozart, sempre con Muti alla direzione d’orchestra.
Il Concerto di Schumann è sempre stato presente nel repertorio richteriano almeno fino alla metà degli anni ’70 ed abbiamo incisioni sia live sia in studio con Barshai, Ferencsik, Gauk, Georgescu, Moschensky, Rowicki, Von Matacic ecc. Questa con Muti è molto bella e rende merito al Maestro italiano che diventò poi un beniamino di Richter (importante il suo giudizio su Muti espresso il 15 agosto 1973 e riportato su “Sviatoslav Richter, Notebooks and conversations” di Bruno Monsaingeon). Ottimo cd quindi, reperibile anche online se pur a prezzo non bassissimo.
* FS 96cd 29-2 Brahms Sonata vln.e piano nr.2 op.100Prokof’ev Sonata vln.e piano nr.1 op.80con David Oistrakh 20.VIII.1972(la Sonata nr.1 di Bartok, eseguita nello stesso concerto è uscita solo su lp Rococo 2111)FS 96cd 45-2 brani di Beethoven, Chopin, Debussy26.VIII.1977FS 96cd 47-2 lieder di SchubertCon Dietrich Fischer-Dieskau 29.VIII.1977
** Ha ristampato i sopra elencati cd rispettivamente con i nr.di catalogo C489981B, C491981B, C334931B, ed inoltre Die schone Magelone di Brahms (30.VII.1970 – C490981B) e una raccolta di Goethe-Lieder di Wolf (24.VII.1977-C543001B) ambedue con Fischer-Dieskau.
Sono quasi un centinaio i cd prodotti da questa etichetta (www.orfeo-international.com) che riprendono vari concerti a Salisburgo di grandissimi artisti articolati in svariati decenni (vedere elenco nel libretto del cd in questione). Vi è da sperare che escano in futuro altri concerti di Richter, come per esempio il Concerto di Čaikovskij con Von Karajan dal vivo il 15.VIII.1965 !
ICA ICAC 5084
BEETHOVEN
Finalmente una incisione di alta qualità sonora per un concerto importante non solo dal punto di vista discografico, ma anche dal punto di vista storico per la carriera artistica di Richter.
Siamo alla Royal Festival Hall di Londra nel 1975 e precisamente il 18 giugno. Da circa un mese (precisamente dal 23 maggio a Mosca) Richter sta eseguendo un programma comprendente la Sonata in Do Maggiore nr. 3 op.2 nr.3 e la nr.29 op.106 in Si Bemolle Maggiore “Hammerklavier”. Dopo pochi giorni aggiungerà alla prima parte del concerto tre Bagatelle(la 1,4,e 6 dell’op.126) e suonerà questo programma ininterrottamente per tredici concerti consecutivi con la sola eccezione di Aldeburgh il giorno prima di Londra (con un misto di brani da “salon” di Ĉaikovskij e Rachmaninov, anche perché il programma beethoveniano lo aveva già ivi eseguito l’11 giugno), riprendendolo poi per gli altri concerti del tour europeo di quell’anno.
Naturalmente l’interesse principale si appunta soprattutto sulla Sonata op.106 di cui si parlerà tra poco, ma in realtà un altro grande motivo di interesse di questa pubblicazione è data dal fatto che gli altri brani in essa contenuti non erano mai usciti precedentemente su cd ufficiali. Per chiarezza ecco una breve sintesi:
Brano Uscite precedenti al cd in questione
Sonata nr.3 op.2 nr.3 nessuna, solo registrazioni private
Bagatelle op.126/1,2,6 solo lp ROCOCO 2110 e ROCOCO OZ 7545 RC
Hammerklavier lp come sopra e, in cd, MUSICA VIVA M.V. 88.052, STR 33313, AMADEUS AMC 01092/6
Come si vede in realtà la Sonata nr.3è la vera novità di questo cd, non essendo mai uscita su pubblicazioni ufficiali, (stiamo parlando, ovviamente, dell’esecuzione di questa specifica data).
Ma tornando alla Hammerklavier è di grande interesse il giudizio dello stesso Richter su questa esecuzione riportato nel libro di Monsaingeon “Sviatoslav Richter – Notebooks and conversations”: (traduco dall’edizione inglese) “Non so decidermi se questa registrazione debba uscire o no. Il concerto andò bene (…), non ci sono praticamente note false e tutto è limpido. Credo che dovrò rischiare e dare la mia autorizzazione. Ma anche così, c’è qualcosa (cosa?) in questa interpretazione che non mi soddisfa interamente. Non mi piaccio.”
Sappiamo quanto Richter fosse autocritico talvolta fino alla paranoia, ma il punto focale sono le ultime parole: “I don’t like myself” – Non mi piaccio”. Frase detta da Richter e messa da Monsaigeon, nel film Richter l’insoumis proprio alla fine del film: è un montaggio che fa intuire che Richter parli in generale della propria vita, della propria disillusione e depressione – la immagini finali che seguono sono malinconiche e sconfortanti; Monsaingeon la usa come simbolo e sintesi ontologica del disagio metafisico-esistenziale del Maestro. In realtà - fermo restando che in effetti Richter andava soggetto a periodi di depressione soprattutto nell’ultimo biennio di vita (anche se con alti e bassi tanto è vero che ad un certo punto aveva programmato una tourneè in Giappone addirittura con il Concerto di Ĉaikovskij)– nello specifico, cioè nel profferire quella frase, egli si riferiva proprio ed esclusivamente alla sua esecuzione della Hammerklavier di Londra (si vede dal film chiaramente che sta leggendo e non che sta parlando ad libitum), essendo in quel momento in dubbio se dare o no l’assenso alla sua pubblicazione – autorizzazione che fu data poi alla Stradivarius (appunto STR 33313 con un breve ma ben costruito libretto riportante osservazioni del suo amico Eric Anther e di Piero Rattalino e autorizzazione autografa del Maestro). In altre parole quella frase non era la auto-confessione di un vecchio artista deluso della propria esistenza, ma semplicemente l’estremizzazione auto-critica (riferita ad una specifica esecuzione) di un grande artista mai contento di se stesso, perché il suo “immaginario” artistico lo portava a prefigurare vette interpretative ancora più alte di quanto la sua immensa arte poteva (secondo lui, ma spesso non secondo noi) manifestare in concreto. E’ in definitiva, e per successiva ammissione dello stesso Monsaingeon (dietro testimonianza diretta del musicologo Fahran Malik) una frase utilizzata fuori del suo contesto specifico.
Finita la digressione, che comunque riguarda da vicino l’esecuzione della Hammerklavier torniamo a quest’ultima e al cd in questione.
Ottima la qualità audio generale, garantita dalla BBC, e senz’altro molto migliore della vecchia edizione Stradivarius. Eccellente l’esecuzione della Sonata op.106 e degli altri brani, alcuni dei quali, come detto, nuovi nella discografia richteriana. Cosa si potrebbe volere di più ? Due cose (almeno per gli incontentabili): un libretto migliore – questo è appena sufficiente, ma da un redattore esperto di Gramohpone come Richard Osborne, ci si poteva aspettare di più. Ma, soprattutto, il bis: infatti Richter eseguì in quella occasione di nuovo la Fuga finale come bis ! Che esiste solo come registrazione privata collezionistica. Peccato; ma il cd merita veramente di essere acquistato.