"Ah! Allora c'è qualcosa di vero in quell'interpretazione"
da "RUBINSTEIN: CONCERTO NEL MIO CUORE" di Claude Samuel"Talvolta mi sfugge una nota falsa", confessa il grande pianista, "ma cerco sempre di suonare una musica come la sento in quel momento. L'importante è saper convincere il pubblico". EPOCA 1967(pag.101)
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Lei accetta dunque che vi siano più interpretazioni possibili di uno stesso testo musicale?
Senta, Richter è un grande pianista, che io ammiro di tutto cuore; ma certe volte vuole un po' strafare con i suoi tempi, i suoi ritardi e tutte le cose che si permette. Ebbene, quando vedo un vero pubblico, un vero pubblico convinto - non una platea di snob - che lo segue, resto impressionato."
Anche se personalmente non è convinto?
Sì, perché la cosa mi impressiona lo stesso. Dico: « Ah! Allora c'è qualcosa di vero in quell'interpretazione. Loro ci trovano qualcosa che io non ho capito ».
Sì, ma lei è uno specialista, un « esperto ». È lei che probabilmente ha ragione.
Come? Un esperto? Chi ha mai detto che sono un esperto? Chi mi ha dato questo titolo?
È un titolo che le viene dai suoi studi e da decenni di professione musicale.
No! No! La musica non si impara mai del tutto. Non sono affatto d'accordo con quanto sta dicendo. Io ho finito per convincere i pubblici di tutto il mondo perché suono moltissimo Chopin e la mia interpretazione di Chopin, in questi anni, è proprio quella che la gente desidera. È tutto qui. Ciò non toglie che fra vent'anni, quando il mondo si calmerà, quando avverrà una grande reazione, e la gente sarà di nuovo romantica ed « esagerata »...
Lei prevede che questo accadrà?
Forse sì. Ci sono sempre momenti di reazione nella storia. Vede, in questo momento c'è una tale asciuttezza: l' astrattismo in pittura, la scultura fatta con il fil di ferro, quella musica che rompe i timpani, e tutto il resto. Penso che il momento di una reazione a tutto questo sia già venuto. Non si può continuare con queste cose... che non piacciono a nessuno. Lei non troverà mai nessuno che le viene a dire: « Come è bello ascoltare il Concerto di Stockhausen, che gioia guardare questa Venere di fil di ferro ».