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Richter e Temirkanov alla Fenice, di Ezio Lazzarini

UNA TESTIMONIANZA ESCLUSIVA

Il mio incontro con Richter e Temirkanov alla Fenice
Ottobre 1974

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Richter al Teatro la Fenice, 1962



"Alle prove, Richter divorò letteralmente il magnifico Concerto.
La serata registrò un successo memorabile!"




Di Ezio Lazzarini





INTRODUZIONE

Giovedì 14 gennaio 2016, pomeriggio.

Guardo distrattamente la posta del PC e apprendo che il sig. Corrado Grandis, che non conosco, mi ha contattato. La lettera è molto gentile e discreta. Do' un'occhiata all'oggetto della mail e vedo...Sviatoslav Richter blog! Ovviamente sono incuriosito e apprendo dalla lettura che il sig. Grandis, scorrendo una piccola rubrica che curo personalmente nel sito Contrappunto Veneziano dell'"Associazione Musicale Ermanno Wolf- Ferrari"di Venezia, ha notato che negli anni di permanenza al Teatro la Fenice, ho avuto il privilegio di poter lavorare con il grande Sviatoslav (Note storiche: il Duo Sovietico). Avuto conferma dopo un breve scambio di mail che il Grandis sarebbe molto interessato ad una narrazione più dettagliata di questo avvenimento, cercherò ora di riordinare i miei ricordi; 
sono trascorsi ...42 anni!

Siamo dunque nel lontano 1974.
Un anno difficile per la Fenice.
La Direzione contestata, riunioni sindacali, assemblee interminabili e furenti, occupazione e relativi striscioni esposti sulla facciata del teatro; tutto il repertorio insomma. (si legga l'articolo de L'Unità di Tina Merlin,  pubblicato nel Blog. Ndr)
Alcuni Concerti furono cancellati (per mancanza di fondi mi par di ricordare). E qui è doveroso ricordare il maestro Piero Bellugi che, in maniera del tutto disinteressata rimase a Venezia, portando avanti comunque l'attività del Teatro la Fenice.                
Il Sovrintendente Floris Luigi Ammannati e il Direttore Artistico Mario Labroca furono sollevati dall'incarico e sostituiti rispettivamente da Gianmario Vianello e da Sylvano Bussotti.
E fu appunto in questo periodo che era previsto il Concerto Sinfonico dei due grandi artisti russi: il direttore Yuri Temirkanov e il pianista Sviatoslav Richter; mi par di ricordare inoltre che anche questi artisti offrirono la loro prestazione per portare aiuto concreto allo Storico teatro veneziano.
L'evento prevedeva il III° Concerto op. 37 di Beethoven e la IV Sinfonia op.36 di Ciajkovskj. (26 ottobre 1974. Ndr)
Iniziarono quindi le prove dove il direttore Temirkanov impose tutta la sua musicalità, tutto il suo impeto, ottenendo dall'Orchestra il massimo delle proprie possibilità che preludevano, ben si capiva, ad un Concerto memorabile.
Ma i giorni passavano e il pianista non arrivava.
Che fare?
La Direzione era in grande ansia perché i due artisti, ovviamente, dovevano leggere e concordare il pezzo almeno una volta prima dell'esecuzione.
Si giunse così, mi par di ricordare, alla mattina del giorno fatale con il Teatro da tempo esaurito.
E fu allora che la direzione mi contattò, essendo nell'organico stabile da molti anni, e pregato con gentile fermezza di recarmi al Conservatorio Benedetto Marcello dove mi attendeva il duo Richter-Temirkanov per una lettura a due pianoforti del Concerto op.37.
Mi fu dato uno spartito, che scorsi frettolosamente per strada (il Conservatorio dista cinque minuti di cammino dalla Fenice).
In realtà mi sentivo come un commando che deve compiere una missione senza ritorno, confortato solo dalla speranza di evitare, almeno, tutta la lunga introduzione dell'orchestra.
Salite rapidamente le scale di Palazzo Pisani mi diressi verso l'aula n°62 dove all'epoca c'erano due gran coda Steinway e un magnifico busto bronzeo del famoso docente, Concertista e Compositore Gino Tagliapietra.

Salutai i due artisti e mi sedetti al pianoforte.
Temirkanov prese una sedia, la sistemò tra i due strumenti, accavallò le gambe e sopra vi sistemò la partitura del Concerto.  
Mi guardò tranquillamente e  "prego maestro, da capo".
Dunque, ahimè, non mi si risparmiava nemmeno l'introduzione!
Il resto l'ho descritto sinteticamente nella nota che ha incuriosito Grandis e quindi:
“Eseguimmo la composizione senza interruzioni, il solista divorò letteralmente il magnifico Concerto; io come si usa dire, tenni duro e Temirkanov ci condusse con tranquillità in porto. La serata registrò un successo memorabile, ovviamente.”
Ho anche scritto nella mia nota che prove di questo genere potevano accorciarmi la vita, ma  dopo 42 anni ( ! ) sono ancora qui a raccontarla.
Non è poco...

Ezio Lazzarini


Desidero ringraziare sentitamente il Maestro Ezio Lazzarini, testimone prezioso di questo esclusivo incontro tra Richter e Temirkanov. Lazzarini, fu Maestro di Sala al Teatro la Fenice per trentacinque anni, una lunghissima collaborazione che lo ha portato ad incontri memorabili con direttori quali Celibidache, Abbado, Prêtre, Gavazzeni, Igor Stravinsky (!), cantanti come Mario Del Monaco, Tito Gobbi, Alfredo Kraus, Boris Kristoff e molti altri. Inoltre, fu parte del Nuovo Trio Bartók. Eseguì a Venezia la prima de "L'Histoire du soldat" e il Settimino di Stravinsky, come fu chiamato a sostituire all'improvviso personalità quali Luciano Berio. Attualmente, dopo aver insegnato per molto tempo al Conservatorio di Venezia "Benedetto Marcello" Ezio Lazzarini continua - in formazione di duo pianistico con la figlia, Anna - la lunga tradizione concertistica veneziana del pianoforte a quattro mani. Corrado Grandis.


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