Quantcast
Channel: Sviatoslav Richter Blog
Viewing all articles
Browse latest Browse all 425

20 Marzo 2014: 99mo Anniversario

$
0
0
"Ora, a me non piace parlar di musica né di canto. Mi sembra che tutti i trattati e i resoconti musicali debbano apparir noiosi ai musicisti stessi: la più gran parte della musica è ineffabile e inanalizzabile"

Nikolaj Vasil'evič Gogol': Appendice, Pietroburgo 1836, II


________

20 Marzo 1915    -    20 Marzo 2014
9 9°   a n n i v e r s a r i o




"...As though someone's wings have silently flown up … Richter's hands have plunged into the keys, as into a font. Music was hardly perceived, hardly gleamed … the contours of   something over  reality began to appear,  the new flesh, the new moon showed up … And there and then disappeared as soon as notes ended".


"...Come le ali di qualcuno si sono alzate in aria senza rumore. Le mani di Richter sono affondate nei tasti come nella fonte battesimale. La musica appena si percepiva, appena covava... Albeggiarono i contorni di qualcosa che sta sopra al mondo, si è scoperta una nuova sostanza, una nuova luna... E subito si è spenta – appena sono finite le note".

 Jurij Borisov





Préludes, Premier Livre

I - (...Danseuses de Delphes) Lent et grave
II - (...Voiles) Modéré
III - (...Le vent dans la plaine) Animé
IV - (...Les sons et les parfums tournent dans l'air du soir) Modéré
V - (...Les collines d'Anacapri) Très modéré
VI - (...Des pas sur la neige) Triste et lent
VII - (...Ce qu'a vu le vent d'ouest) Animé et tumultueux
IX - (...La sérénade interrompue) Modérément animé
X - (...La cathédrale engloutie) Profondément calme
XI - (...La danse de Puck) Capricieux et léger
(Tōkyō, Shou - en, 27 marzo 1984)



Proponiamo questa lettera di Gogol', autore amato da Richter...

Nikolaj Vasil'evič Gogol',Dall'Italia,

Lettera indirizzata a Maria Ivanovna Gogol'


Roma. 28/16 marzo 1837

"Sono qui da due giorni. Il mio trasferimento in Italia, o meglio a Roma, si è trascinato per quasi tre settimane. Ho viaggiato per mare e per terra con ritardi e fermate ma, nonostante tutto, sono arrivato in tempo per le feste. [..] Le giornate sono estive, il sole è bellissimo, le stelle brillano di piú, tanto piú luminose che da noi. In breve, un vero cielo italiano. La primavera quasi non si avverte, perché sono pochissimi gli alberi che devono gettare. Sono tutti quasi perennemente verdi, e non perdono le foglie durante l'inverno. Ho fatto in tempo a visitare solo una parte delle antichità e delle rovine; ce ne sono tante e a ogni piè sospinto, e capita spesso che in una nuova casa venga incorporata parte di una rovina - un pezzo di muro, oppure una colonna o un bassorilievo. Non ho ancora visitato né le pinacoteche né gli innumerevoli palazzi d'ogni genere, dove ci sarebbe da vedere per un anno intero. Tutta la terra odora e respira di pittori e di quadri. I mosaici e le antichità si vendono a mucchi. In strada ci sono scuole di pittura e di scultura quasi a ogni porta. Prima di Roma sono riuscito a visitare, oltre a molte altre, due celebri città, Genova e Firenze. Genova è magnifica, moltissime case somigliano piuttosto a palazzi, adorne di quadri dei migliori pittori italiani, però le strade sono cosi strette che due persone affiancate non riescono a passarci. In compenso, sono lastricate di marmo e molto pulite. Poi, nella prossima lettera, vi scriverò di quel che vedrò a Roma; adesso ho fretta di concludere: vado al sole, dove mi è stato prescritto di restare il piú possibile. Statemi bene. Vi bacio le mani. Abbraccio mia sorella Marija, e Olin'ka, e mio nipote Kolja.

Il vostro devoto figlio Nikolaj."


Il mio indirizzo: Roma via di Isidoro Casa Giovanni Masuci, n. 17 (vicino alla piazza Barbierini). 1]



1]Polnoe sobranie socinenij, 1940.  Dall'Italia, Autobiografia attraverso le lettere. Voland, Roma, 1995. FonteTecaLibri

Viewing all articles
Browse latest Browse all 425

Trending Articles