Premessa ed esortazioni
A seguito del bellissimo articolo di Lidia Baldecchi Arcuri e di Guido Sarpero sui
concerti di Richter in Liguria e del mio contributo sui
concerti romani, presenti entrambi su questo blog, vorrei esaminare i concerti di Richter a Milano sulla base delle documentazioni disponibili. Cioè praticamente cercare di stabilire prima di tutto la correttezza delle date e dei programmi eseguiti ed inoltre reperire le recensioni coeve per capire lo spirito con cui Richter venne accolto nella città lombarda nell’arco di trentadue anni – dal 1962 al 1994 – che videro ben trentadue suoi concerti.
Ho cercato di fornire una lista quanto più possibile precisa e circostanziata sull’argomento e mi auguro che sia corretta al cento per cento. Qualsiasi contributo in merito sarà ovviamente gradito.
La esortazione principale – rivolta a tutti coloro che seguono questo blog, e soprattutto a coloro che vivono a Milano - è dovuta al fatto che, vivendo io a Roma, ho potuto consultare solo emeroteche locali, che per quanto ben fornite (come la Biblioteca Nazionale), possono essere lacunose per ciò che riguarda lo spettro dei giornali disponibili. La stragrande maggioranza delle recensioni reperite sono infatti relative al Corriere della Sera mentre altre recensioni, soprattutto da parte di giornali locali specializzati sarebbero interessanti e gradite.
L’altra esortazione è rivolta a coloro che, interessati a questa tematica, vogliano dare il loro contributo (programmi originali, recensioni giornalistiche ma anche impressioni e sensazioni PERSONALI - prima che svaniscano nelle nebbie della memoria) a QUALSIASI concerto che Richter abbia fatto in Italia. Lo scopo finale, infatti, è di costituire un corpus di documenti che ricostruiscano TUTTO l’iter artistico di Richter in Italia, paese da Lui amato moltissimo. Un lavoro in continuo divenire che possa costantemente essere aggiornato con nuove acquisizioni e magari ispirante anche altri appassionati di altri paesi a fare le stesse ricerche.
1962
Dopo una prima apparizione (che segna il suo esordio italiano) a F
irenze il 19 e il 23 maggio 1962, Richter torna in Italia nell’ottobre dello stesso anno e precisamente il 3 e il 4 di quel mese per due storici concerti alla Scala in cui venne eseguito il
Secondo Concerto op. 83 di Brahms con la guida del grande Sergiu Celibidache.
Opportuna la trascrizione del contenuto della suddetta recensione data la scarsa qualità dell’immagine (a sinistra)RECENSIONE DA “CORRIERE DELLA SERA” DEL 3/10/1962
“Il debutto di Sviatoslav Richter a Milano non ha tradito l’attesa del pubblico; il teatro era esaurito, l’attenzione è stata degna delle nostre migliori tradizioni, il successo di un calore inusitato, di un’intensità che ha avuto pochi riscontri nella nostra cronaca più recente. Che cosa sia Richter oggi è facile dire: è un pianista che ha un’infinità di facce; che si presenta nella squisitezza della tecnica, nella potenza espressiva, nella levità purissima dei colori, sempre nuovo e imprevedibile. Nel concerto di ieri sera il grande artista russo ha dato una dimostrazione inequivocabile di maturità, di concentrazione, di puntualità, realizzando il Secondo Concerto di Brahms con una cura dei particolari da far desiderare immediatamente il bis. E così infatti è stato,dopo le roventi acclamazioni del pubblico, che ha voluto e gradito la ripetizione dell’Allegretto grazioso, ultimo tempo del concerto.
Un concerto, del resto, che aveva sul podio un direttore come Sergiu Celibidache; e il celebre maestro ha trovato presto il punto d’incontro con il solista, e ha trascinato l’orchestra della Scala a un’esecuzione che si può dire quasi perfetta. Il successo è stato trionfale.”
Purtroppo sembra svanita la registrazione di questo concerto (che mi risulta trasmessa anche in televisione dalla RAI), registrazione (insieme al Primo di Čaikovskij con Bernstein) per cui farei follie per averla.
In questo mese del 1962 Richter diede altri tre concerti a Milano per un totale di cinque nell’anno, numero che verrà replicato solo nel 1966.
L'11 ottobre diede alla sala Verdi del Conservatorio un concerto “coraggioso” per la scelta dei brani consistenti in:
con i seguenti bis:
Prokof’ev: Gavotte op.95
Visions Fugitives op.22 nr.3, 4, 5, 6, 8, 9, 11, 14, 15, 18.
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Questa la recensione, talvolta difficilmente comprensibile, del Corriere della Sera
(a sinistra)
Il 15 e il 16 ottobre fu invece eseguito questo programma:
con solo alcune variazioni nei bis:
Chopin Studio op.10 nr.10; Rachmaninov Preludio op.32 nr.12; Prokof’ev Visions Fugitives op.22 nr.3,4,14,18 eseguiti il 15 e Chopin Studi op.10 nr.1,3,10 , Rachmaninov Preludio op.32 nr.12; Debussy Les collines d’Anacapri il giorno 16.
Da questi concerti furono tratte le registrazioni poi uscite per la Deutsche Grammophon (Chopin) e EMI (Schumann).
E questa fu la succinta recensione uscita sul Corriere della Sera
(a sinistra)
1965
Nell’ottobre 1963 vi fu un altro breve tour italiano, in cui però, stranamente, Milano non fu toccata. Il ritorno nella città meneghina avvenne nel 1965 e precisamente il 23 marzo alla Sala Verdi del Conservatorio con il Concerto in la minore op.16 di Grieg diretto da Carl Melles.
Il concerto, sul quale al momento non ho trovato recensioni, fu trasmesso dalla RAI per cui l’esecuzione circola ampiamente tra i collezionisti, anche se non fu mai commercializzato.
Due giorni dopo, il 25 marzo, sempre alla Sala Verdi vi fu un concerto solistico con il seguente programma:
Anche questo concerto fu trasmesso dalla RAI, per cui la registrazione, in buona qualità, circola tra gli appassionati.
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Ecco la sintetica recensione del Corriere
(qui a sinistra)
1966
Il 1966 ebbe la fortuna di vedere ben cinque concerti di Richter:
Il 12 e 13 ottobre alla Scala con un suo cavallo di battaglia, il Primo di Čaikovskij, sotto la direzione ancora di Carl Melles.
Il concerto seguente ebbe luogo il 17 ottobre alla Sala Verdi con un programma imperniato su Haydn, Beethoven e Chopin. Nel dettaglio:
Haydn: Sonata nr.62 (Hoboken XVI:52);
Beethoven: Sonata nr.12 op.26 “marcia funebre”;
Chopin: Polonaise nr.1 op.26 nr.1, Barcarola op.60, Preludi op.28 nr.6-11, 19,17, 23,24, Ballata nr.4 op.52
I bis furono tre: Chopin: Preludi op.28 nr.11; Debussy: La serenade interrompue; Rachmaninov: Etude-Tableaux op.39 nr.1
Dopo molti altri concerti in tutta Italia, Richter tornò a Milano il 3 dicembre 1966 per il suo primo concerto mozartiano in Italia: il Concerto nr.22 (K 482) sotto la direzione di Stanislav Wislocki al Teatro Nuovo.
per poi tornare alla Sala Verdi due giorni dopo, il 5 dicembre per un concerto solistico comprendente
Questo è un programma tipico di questo periodo con la Sonata lisztiana eseguita in modo superbo (la ricordo ancora, se mi è consentita una digressione personale, eseguita a Roma il 7 novembre di quest’anno, primo concerto di Richter cui ho assistito). Anche di questo concerto abbiamo una registrazione amatoriale ma con suono scadente di Schumann e Liszt (della Sonata eseguita a Roma, invece la qualità è buona) ma di suono ottimo per la Sonata di Weber trasmessa dalla RAI. La recensione del Corsera, apparsa il 6 dicembre era molto sbrigativa. Essa recitava così:
“Ancora una apparizione di Svjatoslav Richter a Milano. Il pianista sovietico, ormai alla conclusione di una lunga e impegnativa tournée italiana ha tenuto un recital al Conservatorio.
Richter, che sabato aveva interpretato un Concerto di Mozart ai Pomeriggi, questa volta ha scelto come autori Weber (…), Schumann (…), Liszt (Sonata in si minore) eseguita con assoluta genialità e con effetti straordinari. Non c’è molto da aggiungere a quanto si è detto recentemente di questo personalissimo artista. Ieri sera egli ha saputo essere volta a volta delicato e sognante, vigoroso e vivace, ispirato e forte, aderente insomma a tutte le richieste del suo programma. Applausi entusiastici, successo clamoroso”.
1967
Richter tornò a Milano l’anno successivo, il 27 novembre 1967 con un programma composito comprendente:
Haydn Sonata nr.48 (HOB XVI:35)
Chopin Rondò alla mazurka op.5; Chopin Ballata nr.1 op.23;
Debussy Preludes deuxième livre
bis: Debussy Hommage a Haydn, Prelude “Des pas sur la neige”
E questa fu la recensione del Corsera del giorno successivo:
Il 1968 vide un altro concerto isolato, precisamente il 25 giugno al teatro Renato Simoni con un meraviglioso programma tutto Beethoven comprendente:
Di questo concerto sopravvive tra i collezionisti l’op. 111 .
Sonata nr.11 op.22, Variazioni op.35, Sonata nr.19 op.49 nr.1, Sonata nr.20 op.49 nr.2, Sonata nr.32 op.111.
1969
Un solo concerto a Milano quest’anno il 7 febbraio con Schumann e Musorgskij.
Da questo concerto sopravvivono solo gli Studi Sinfonici, sempre in versione amatoriale.
1970
Anche il 1970 vide un concerto unico, il 25 maggio al teatro Manzoni, con un programma nella seconda parte dedicato al ‘900. Nella prima ci furono ancora i Quadri di Musorgskij. Nella seconda furono eseguiti:
Bartok: Quindici canzoni dei contadini ungheresi
Szymanowski: da Masques op.34: Shéhérazade, Tantris le bouffon
Prokof’ev: Sonata nr.7 op.83
Brahms: Intermezzo op.117 nr.2 (bis)
Da questo concerto abbiamo registrazioni amatoriali di tutta la seconda parte, eccettuati i bis.
1971
In quest’anno vi furono due concerti, il 16 novembre con questo programma:
L’isle joyeuse fu il degno bis di questo magnifico concerto che per fortuna è sopravvissuto nella sua interezza grazie a registrazioni amatoriali.
Il secondo concerto ci fu il 26 novembre e, come spesso accadeva, per un’opera di beneficenza.
Da questo concerto sopravvivono in registrazione solo i
Klavierstücke di Brahms.
1974
Passeranno tre anni prima che Richter torni alla Sala Verdi per due concerti, tutti beethoveniani, il 10 e l’11 novembre 1974.
Il programma fu uguale per le due serate con la Sonata nr.3 op.2 nr.3, la Sonata nr.4 op.7, e la Sonata nr.32 op.111. I bis furono le Bagatelle op.126 nr.1,4,6.
1976
In quest’anno abbiamo un concerto alla Sala Verdi, l’8 novembre, ancora per beneficenza.
I bis furono tre preludi di Debussy:
Le vent dans la plaine, Bruyères, Ondine. Fortunatamente anche questo concerto è disponibile nella sua completezza in registrazione amatoriale.
Il secondo concerto del 1976 si tenne alla Sala Verdi il 13 novembre con il seguente programma:
Nel suddetto programma evidenzierei l’interessante articolo di Lorenzo Arruga relativo un suo incontro privato con il pianista.
1982
Passeranno sei anni prima che Richter torni a Milano, cosa che accadde il 15 giugno 1982, questa volta alla Scala con un concerto cameristico con il Quartetto Borodin. In programma i due
Quintetti di Dvorak, l’op.5 e l’op.81. Una bella recensione con intervista uscì il 17 giugno sul Corsera.
Di questo concerto abbiamo solo il Quintetto op.5 in registrazione amatoriale.
1983
Nel 1983 furono effettuati due concerti, uno cameristico, l’8 ottobre e l’altro solistico, il 10 ottobre ambedue al Teatro Nazionale.
Questi i programmi:
Concerto atipico quello dell’8, con un intermezzo solistico fra i due Trii, al termine del quale Richter eseguì un bis di Debussy: Les cloches à traveurs les feuilles.
..."Chi mai, per esempio, potrebbe dimenticare il concerto a Milano nel 1983 in cui furono eseguiti il Trio di César Franck nella prima parte ed il secondo libro d’Images di Debussy nella seconda? Fu in quest’occasione che conobbi Natalia Gutman ed il marito Oleg Kagan (il quale venne a salutare il Maestro per l’ultima volta proprio in Liguria, ad Imperia, prima del concerto di Chiavari nel 1990: il Maestro ne rimase sconvolto).
Il modo in cui avvenne l’incontro fu quanto mai originale, sempre per le peculiarità del Maestro. Era il periodo in cui indossava un gran mantello nero foderato di rosso. Dopo il concerto c’era una ressa invalicabile al camerino. Vidi Emy, la quale ci sussurrò il nome e l’indirizzo di un ristorante. La folla non lo sapeva ancora, ma il Maestro se n’era già andato…nascosto sotto il provvidenziale mantello. Al ristorante ci accolse festosamente: anche perché, penso io, si era divertito enormemente ad eclissarsi in quell’insolita maniera!
Parlammo di molte cose quella sera perché non c’eravamo visti per un periodo più lungo del solito."...
Lidia Baldecchi Arcuri
"Ricordi Personali"
(digressione da "I Concerti di Sviatoslav Richter in Liguria")
Invece al termine del concerto del 10, Richter si mantenne nei bis fedele a Rachmaninov, eseguendo la Mélodie op.3 nr.3 nella revisione del 1940 e la Barcarolle op.10 nr.3.
Di ambedue i concerti si ha la registrazione completa (sempre a livello amatoriale).
Di seguito la recensione di Angelo Foletto su Repubblica:
... di Mario Pasi sul Corsera:
e di Rubens Tedeschi sull’Unità:
1986Questo anno fu molto denso di concerti per l’artista (precisamente 150, l’anno successivo solo uno!). A Milano Richter ne diede tre, tutti alla Sala Verdi del Conservatorio, e tutti molto impegnativi.
Il
22 aprile un programma variegato, ma faticosissimo:
Beethoven Rondò op.51 nr.1,2; Sonata op.111
Schumann Studi sui Capricci di Paganini op.10 nr.3,4,5
Brahms Variazioni Paganini libro I
Brahms Variazioni Paganini libro II (bis)
Il
3 maggio uno straordinario tutto Chopin includente le quattro
Ballate!
Come bis lo
Smachtend di Wagner.
(Di questo concerto esiste una registrazione amatoriale).
E infine il
6 maggio un altro concerto con un programma straordinario:
Haydn Sonata nr.31 (Hob XVI:46)
Beethoven Variazioni Diabelli op.120
la cui registrazione amatoriale è in circolazione tra gli appassionati, e del quale riporto la recensione sul Corsera:
1991Passeranno cinque anni prima del ritorno di Richter a Milano che ebbe luogo nella consueta Sala Verdi il 29 settembre con Bach, Mozart e Beethoven.
Anche in questo caso gli appassionati dell’arte di Richter trovarono il modo di registrare questo splendido concerto.
1992Anche questo anno vide un solo concerto milanese, il 21 settembre 1992, con il seguente programma (debitamente registrato amatorialmente) incentrato su Chopin e su colui che, probabilmente, nella visione richteriana della storia della musica, era il suo diretto discendente, Skrjabin:
Chopin Polonaise op.26 nr.1, Polonaise op.40 nr.1, Polonaise op.40 nr.2, Polonaise-Fantaisie op.61.
Skriabin Fantasia op.28, Poema notturno op.61, Danze op.73, Vers la flamme op.72 (bis)
Non ho al momento recensioni su questo concerto; solo la banale presentazione dello stesso sul Corsera del medesimo giorno del concerto:1993Nel 1993 Richter eseguì un concerto sinfonico con l’Orchestra da camera di Padova diretta dal suo sodale Jurij Bashmet. Precisamente il 27 settembre nella sala Verdi del Conservatorio.
Questo concerto ebbe una recensione non favorevole da parte di Piero Rattalino su Pianotime di dicembre dello stesso anno (a destra)
L’ascolto della registrazione del concerto (come sempre amatoriale, ma esiste una versione ufficiale dello stesso concerto tenutosi a Parma il 3 ottobre su TELDEC 4509-94245-2 ) non mi sembra – molto modestamente – avvalorare le opinioni di Rattalino (il cui richiamo a Brendel in relazione al Mozart di Richter mi sembra fuori luogo).
1994Esattamente un anno dopo, il 20 settembre 1994, si ha l’ultimo concerto di Richter a Milano.Il primo e unico concerto di Richter con Ashkenazy.
Un caro amico (Davide Ciaccia) me lo descrive sinteticamente : "Ashkenazy emozionato come un bambino, un Richter sorridente e maestro di cerimonie, quasi un ritorno ai tempi d’oro."
Avvenimento memorabile con giudizi contrastanti della critica. Al solito giudizio radical-chic di Rattalino:
si contrappone la valutazione di Francesco M Colomboe di Angelo FolettoLa registrazione amatoriale circola fortunatamente tra gli appassionati e con un po’ di fortuna chiunque può scovarla e giudicare di persona.
Questo del 20.09.1994 fu l’ultimo concerto * di Richter in Italia.* Errata CorrigeGCP: Il caro amico Davide Ciaccia mi fa notare un grossolano errore in cui sono incorso nel commento. Infatti proprio alla fine scrivo: -Questo del 20.09.1994 fu l'ultimo concerto di Richter in Italia". In realtà questo concerto segnò molte ultime cose di Richter (l'ultimo concerto a Milano, l'ultimo concerto con orchestra ecc.), ma certamente non l'ultimo concerto in Italia.
Scusandomi per il lapsus preferisco riportare integralmente quanto scritto da Davide nella sua mail e precisamente:
-
Davide Ciaccia:
"Dopo Milano però (Richter) suonò a Firenze in una serata caldissima, 38°, il 23/9. Ebbe un malore ed il medico gli sconsigliò di continuare (in camerino era pallidissimo e sull'orlo del collasso) ma lui non ne volle sapere finendo il concerto esausto. Cinque Sonate di Beethoven non sono uno scherzo per un ventenne, figuriamoci per un quasi ottantenne. Dovette prendersi dieci giorni di riposo annullando Chioggia, Padova e Imola. Li recuperò a dicembre soprattutto per fare un piacere ai quattro ragazzi che avevano organizzato a loro spese a Chioggia (che al Maestrone piaceva moltissimo) affittando la sala e tappezzando tutta la cittadina di locandine e a Berman che ci teneva fin troppo suonasse a Imola.
Prima di dicembre suonò in ottobre a Montalto Dora (solo perché il teatro Giacosa di Ivrea era chiuso per restauri), Torino e Venezia."
-
Ecco, nel ringraziare Davide per la precisazione, vorrei anche sottolineare come proprio questo tipo di testimonianze sono necessarie e graditissime da Corrado (e da me) per dare colore e calore a quello che viene scritto nel blog.
Qualsiasi testimonianza su Richter come artista e come persona (senza sconfinare naturalmente al di fuori della privacy) è preziosa e non dovrebbe essere persa.
Non solo da chi con Richter non ha mai avuto contatti diretti, ma soprattutto da chi li ha avuti semi-diretti (vedi la testimonianza sopra riportata), e da chi li ha avuti direttissimi: che questi ultimi non sentano il bisogno e direi il "dovere" di rendere questo omaggio a questo grande artista è una cosa che non riuscirò mai a capire. (GCP.)
CONCLUSIONE
Quanto elencato fin qui, in maniera sicuramente pedissequa e didascalica e forse poco interessante, è il materiale che ho a disposizione per ciò che riguarda i concerti di Sviatoslav Richter a Milano.
Mi sono limitato ai fatti: date e programmi sperando di non essere incorso in errori gravi, ma soprattutto di non aver saltato alcun concerto. In tal senso qualsiasi aggiunta o correzione sarà più che benvenuta.
Come detto all’inizio, ritengo lacunosa questa ricostruzione perché di alcuni concerti non ho reperito alcuna recensione e di altri solo quelle del Corriere della Sera. Anche in questo caso aspettiamo aggiunte e miglioramenti.
Ma quello che manca soprattutto a questo lavoro è il respiro emozionale che c’è, per esempio, nella ricostruzione dei concerti in Liguria fatta dalla prof.ssa Arcuri e da Guido Sarpero. Manca cioè, e non potrebbe essere diversamente almeno per il momento, il contributo emotivo di chi, appassionato dilettante o musicista professionista o meglio ancora inserito in prima persona nell’entourage di Richter, possa far rivivere dal “di dentro”, concerto per concerto, l’arte di questo straordinario pianista. Mi auguro che i contributi in tal senso non manchino per integrare e completare questo lavoro.
Il quale dovrebbe essere visto come piccolissima parte di un lavoro più grande dal possibile titolo “I concerti di Richter in Italia”, prolegomeno a “I concerti di Richter nel mondo dal 1934 al 1995”.
Utopia.
O forse tra qualche secolo.
Ma quello che è stato il più grande pianista del XX secolo lo meriterebbe.
QUICK REFERENCEMILANO: CONCERTI
DATA LUOGO ALTRO INTERPRETE
03/10/1962 SCALA SERGIU CELIBIDACHE
04/10/1962 SCALA SERGIU CELIBIDACHE
11/10/1962 CONSERVATORIO-SALA VERDI
15/10/1962 SCALA
16/10/1962 SCALA
23/03/1965 CONSERVATORIO-SALA VERDI CARL MELLES
25/03/1965 CONSERVATORIO-SALA VERDI
12/10/1966 SCALA CARL MELLES
13/10/1966 SCALA CARL MELLES
17/10/1966 CONSERVATORIO-SALA VERDI
03/12/1966 TEATRO NUOVO STANISLAV WISLOCKI
05/12/1966 CONSERVATORIO-SALA VERDI
27/11/1967 CONSERVATORIO-SALA VERDI
25/06/1968 TEATRO MANZONI
07/02/1969 CONSERVATORIO-SALA VERDI
25/05/1970 TEATRO MANZONI
16/11/1971 CONSERVATORIO-SALA VERDI
26/11/1971 CONSERVATORIO-SALA VERDI
10/11/1974 CONSERVATORIO-SALA VERDI
11/11/1974 CONSERVATORIO-SALA VERDI
08/11/1976 CONSERVATORIO-SALA VERDI
13/11/1976 CONSERVATORIO-SALA VERDI
15/06/1982 SCALA QUARTETTO.BORODIN
08/10/1983 TEATRO NAZIONALE NATASHA GUTMAN-OLEG KAGAN
10/10/1983 TEATRO NAZIONALE
22/04/1986 CONSERVATORIO-SALA VERDI
03/05/1986 CONSERVATORIO-SALA VERDI
06/05/1986 CONSERVATORIO-SALA VERDI
29/09/1991 CONSERVATORIO-SALA VERDI
21/09/1992 CONSERVATORIO-SALA VERDI
27/09/1993 CONSERVATORIO-SALA VERDI JURI BASHMET
20/09/1994 CONSERVATORIO-SALA VERDI VLADIMIR ASHKENAZY
di Giorgio Ceccarelli-Paxton