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Channel: Sviatoslav Richter Blog
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La sérénade interrompue di Richter (disegno e ascolto)

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Claude D e b u s s y
A Gemma e Diletta
Particolare di gessetto su cartoncino: Sérénade Interrompue di Corrado Grandis. 2/2016

(La sérénade interrompue...) Modérément animé

In un impeto di fervore creativo, Debussy concepì una delle opere che segnarono il '900 musicale. I Préludes pour piano, Premier livre.


  L'ascolto di uno dei Préludes come ➡ La Sérénade Interrompue, tratto dal Primo Libro, il numero IX, che vorrei proporre nella esecuzione di Richter a Spoleto nel 1967 (Link sopra), mi ha ispirato questo modestissimo gesso su cartoncino. Il tutto riflette nient'altro che le mie attuali emozioni (dunque perché dovrei pubblicare questo post?, non so). Non ho avuto alcuna formazione artistico-pittorica, solo una breve, ahimè, interrotta formazione strumentale. Studiavo chitarra classica, a 19 anni dovetti interrompere gli studi per problemi irrisolvibili della mano destra. Odio parlare di me, e trovo immense difficoltà sopratutto quando stiamo parlando di Sviatoslav Richter! Una brevissima descrizione simbolica del mio disegno puramente emozionale.
Il tutto nasce da una fase della mia vita, che fluttua verso altri orizzonti. 
Lo studio strumentale -- chitarra classica -- viene interrotto a 19 anni...
(Il distacco fu per me assai doloso) 
Il mio disegno a gessetto rappresenta a sinistra una figura umana distorta e fusa con una chitarra. A destra si raffigura una sorta di ostilità (ma se osservata da un'altra ottica, pur anche una figura femminile sensuale, provocante che protesa in avanti abbraccia il proprio ventre); la fine dello studio corrisponde alla Sérénade Interrompue. Il cui suono del pezzo di Debussy è quasi onomatopeico. Indiscrivibile. Una emozione uscita in 45 minuti di disegno e buttata giù così... spontanea, reale ed incompiuta.

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 « È un tempio la Natura, dove a volte parole
escono confuse da viventi pilastri

e che l'uomo attraversa tra foreste di simboli che gli lanciano occhiate familiari »



(Charles Baudelaire, da «Corrispondenze», Les Fleurs du Mal)

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