Il blog, per il 100.mo della nascita di Sviatoslav Richter
Ljudmila Naumovna Ginzburg
(1985)
Da un'intervista di Evgenij Golubovskij a Ljudmila Naumovna Ginzburg, Professore al Conservatorio di Odessa, allieva di Neuhaus. 1985.
Ljudmila Naumovna, come e quando ha incontrato Sviatoslav Theofilovic? Quando lo ha ascoltato?
- Ahimè, non ho tenuto dei diari che mi aiuterebbero, quindi ho difficoltà a indicarle la data esatta. Ho studiato presso il Conservatorio di Odessa tra il 1931 e il 1936.
... Ci siamo incontrati alla Filarmonica. In quegl'anni, oltre alla stagione della Filarmonica di Odessa, lui teneva innumerevoli esibizioni nei Club (degli Ingegneri, ndt.) e negli ostelli dei lavoratori. Come accompagnatore, ovviamente, non si viveva. Pertanto, molti pianisti si recavano alla Filarmonica per ottenere un unico ingaggio. Una condizione: bisognava essere in grado di accompagnare, però senza alcuna prova. Per le prove, non c'era tempo. E poi sentii la leggenda di Svetik, Richter, il ragazzo che non aveva nulla da apprendere, ma che era di fatto il miglior accompagnatore. Richter, infatti, non aveva mai studiato né a Odessa, né ad una scuola di musica o Conservatorio. Egli ebbe - un tempo si chiamava così -un'educazione domestica. Perciò, ricordo che studiò molto non solo con il padre, pianista ed organista, ma anche con un famoso musicista, B.Tuneev.
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... Ci siamo incontrati alla Filarmonica. In quegl'anni, oltre alla stagione della Filarmonica di Odessa, lui teneva innumerevoli esibizioni nei Club (degli Ingegneri, ndt.) e negli ostelli dei lavoratori. Come accompagnatore, ovviamente, non si viveva. Pertanto, molti pianisti si recavano alla Filarmonica per ottenere un unico ingaggio. Una condizione: bisognava essere in grado di accompagnare, però senza alcuna prova. Per le prove, non c'era tempo. E poi sentii la leggenda di Svetik, Richter, il ragazzo che non aveva nulla da apprendere, ma che era di fatto il miglior accompagnatore. Richter, infatti, non aveva mai studiato né a Odessa, né ad una scuola di musica o Conservatorio. Egli ebbe - un tempo si chiamava così -un'educazione domestica. Perciò, ricordo che studiò molto non solo con il padre, pianista ed organista, ma anche con un famoso musicista, B.Tuneev.
Nel 1933, Sviatoslav Theofilovic iniziò a collaborare accompagnando il balletto. Si interessò a questo lavoro, era interessato all'orchestra, ebbe la possibilità di suonare per dei solisti. Era vorace di conoscenza della musica - furoni gli inizi della sua formazione che incisero quei caratteri che poi uscirono. Era
nel pieno della sua giovinezza, suonò tutto ciò che c'era nella biblioteca del teatro. In lui c'era la volontà di imparare il più possibile, di unirsi agl'altri con un contagioso entusiasmo che lo lasciava sfinito. Al primo concerto di Richter io non c'ero. Ma in città se ne parlò, se ne discusse. E, sapete, non era così scontato che fosse notato, ricordato, dopo il suo primo concerto.
Così Richter, ma lei ha studiato con Heinrich Neuhaus, a Mosca. Quale tra gli episodi del pre-guerra, o del primo dopoguerra, è per Lei il più memorabile?
- Quando nel 1937 Sviatoslav arrivò al Conservatorio di Mosca fu ascoltato da Heinrich Neuhaus. Egli disse quella frase che tutti ricordiamo: "A mio parere, questo è un musicista di genio". Il tempo dimostrò che il sentimento del nostro insegnante, dopo il suo primo ascolto, non fu esagerato. Nella classe di Neuhaus, l'amicizia e la collaborazione prevalevano. Abbiamo vissuto dei comuni interessi, ed alcune preoccupazioni. Richter era l'anima della classe. Egli organizzava le serate musicali - ci fece scoprire nuove opere straniere, mai eseguite nei concerti - e le mostre. Lui era un educatore
d'incontenibile passione.
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Potrei citarle molti episodi. Ma questo lo caratterizza molto chiaramente. Nel 1946 io terminai la scuola di specializzazione. Stavo preparando il SecondoConcerto per pianoforte di Prokof'ev. Neuhaus doveva accompagnarmi. Ma il professore non poteva e mi disse che avrebbe parlato con Richter, chiedendogli di suonare con me. Non senza emozione, confesso che quando lui mi affiancò, era già carico di concerti, e lo sapevo. Malgrado ciò, anche in quel momento venne in gloria. Da subito, Richter fu in sintonia con me. Lavorò assieme a me. Prokof'ev fu e rimane uno dei suoi compositori preferiti - Richter mi ha introdotto al mondo di Prokof'ev, me l'ha spiegato, mostrandomi come lui l'ha sentito e capito.Image may be NSFW. Clik here to view. ![]() |
Accanto ad H.Neuhaus (particolare) |
Una volta entrato Neuhaus, si alzò e ascoltò, sorrise e si allontanò, dicendo: "Non ho bisogno di te adesso." Questo l'episodio. Ma è tipico per Richter, ed un esempio di quella atmosfera che regnava nella classe di Neuhaus.